Un autunno caldo per il cinema impegnato che affronta tematiche di nicchia ma molto vicine al mondo della scuola, degli insegnanti, degli studenti e degli appassionati di letteratura.
Ad aprire le danze ai film incentrati sulla letteratura è stato “Dante” uscito al cinema il 26 settembre 2022 per la regia di Pupi Avati. Cast italiano stellare capeggiato da un insuperabile Sergio Castellitto nei panni di Giovanni Boccaccio, Alessandro Sperduti (Dante), e ancora Alessandro Haber, Ludovica Pedetta e Gianni Cavina. Il Dante di Pupi Avati vede l’autore della Divina Commedia solo come co-protagonista di un film incentrato maggiormente sulla figura di Boccaccio che rivive tutta la vita del suo maestro in un viaggio (anche interiore) ripercorrendone i luoghi e gli spazi che riprendono vita in lunghi flashback che propongono via via la storia di Dante Alighieri dalla fanciullezza, all’adolescenza fino alla maturità. Nei flashback danteschi, adornati da incantevole poesia e passi de “La Vita Nova” e de “La Divina Commedia” non sono pochi però neppure i rimandi alle condizioni economiche e sociali del periodo medievale: la figura della donna che da bambina veniva suo malgrado catapultata in un ruolo di moglie che poco le si addiceva, un ruolo da lei non scelto e non amato, un ruolo che spesso le costava la vita poiché non pronta nemmeno fisicamente, la corruzione del Papa e dello Stato della Chiesa medievale, le condizioni malsane e le scarse condizioni igienico-sanitarie in cui imperversavano borghi e città, il quadro economico sociale di un’epoca oscurantista dove Boccaccio cerca la luce sperando di trovarla negli occhi della figlia del suo maestro. Costumi e ambientazioni assolutamente perfetti, magnifica l’interpretazione di Boccaccio, troppo veloce forse il passaggio dalla giovinezza alla maturità di Dante. Un film da non perdere per tutti gli appassionati di letteratura e non solo.
A seguire “La Stranezza” con numeri da capogiro, film italiano più visto del 2022 con un incasso di 4.739.544 euro ed un totale 717.175 spettatori (dati Cinetel – 21 novembre 2022). Uscito al cinema il 27 ottobre 2022 per la regia di Roberto Andò, La Stranezza vanta un cast non meno stellare di Dante poiché coronato da un magnifico Tony Servillo che veste i panni di Luigi Pirandello, i super Ficarra e Picone e il grande Luigi Lo Cascio. Gli appassionati di letteratura hanno scelto di vedere La Stranezza per lui, il personaggio Luigi Pirandello mentre il pubblico meno impegnato lo ha scelto per la comicità del duo siciliano che non delude mai: Ficarra e Picone. Ebbene il film è proprio un mix di impegno e leggerezza. Ci troviamo nella Sicilia del 1920 con un Luigi Pirandello che si imbatte per caso in Onofrio Principato e Sebastiano Vella, impiegati di pompe funebri che per diletto sono di sera anche attori di teatro alle prese con un nuovo spettacolo. Per tutto il film viviamo da un lato i pensieri tormentati di Pirandello, del suo passato, della sua vita attuale e della ricerca di un’ispirazione per la sua commedia “Sei personaggi in cerca d’autore” e dall’altro la nuova compagnia teatrale improvvisata, senza soldi, ma nata per la passione del teatro e messa in piedi con sacrifici e non senza compromessi in una società quale quella dei primi del ‘900 del meridione italiano dominata dalla corruzione, dall’inefficienza e dalle superstizioni a cui a volte occorreva aggrapparsi per sperare in un po’ di fortuna. Un film ben fatto con costumi e ambientazioni impeccabili, una magnifica interpretazione di Pirandello e risate certamente assicurate.
All’anteprima stampa de “La prima regola”, infine, il pubblico in sala era caratterizzato soprattutto da insegnanti, docenti di scuola media e di scuole superiori di Roma. In uscita il 1° dicembre 2022 per la regia di Massimiliano D’Epiro, La Prima regola è sicuramente un film non leggero, è un film impegnato che, come dice il regista è “una testimonianza asciutta e sincera di quello che succede, o può succedere, in una scuola dei giorni nostri.” – “Tramite lo sguardo di questi ragazzi, raccontiamo la società contemporanea, fagocitata dai facili giudizi, dalla violenza, dai social-media, dai movimenti politici, dall’invidia e dalla delusione”. In una scuola superiore di periferia, una periferia che può essere qualsiasi periferia d’Italia, Gabriele, giovane insegnante straniero, viene nominato docente di un corso di recupero serale frequentato da ragazzi “difficili”. Gabriele riuscirà ad ottenere la fiducia di tutti i ragazzi eccetto di uno che guiderà gli abitanti del quartiere in una vera e propria guerriglia urbana contro gli extracomunitari che vi convivono e tra i quali c’è anche un membro della sua classe, un suo compagno. Le tematiche affrontate sono molteplici: le condizioni sociali delle periferie, la condizione degli extracomunitari in Italia, la violenza sulle donne, la condizione della classe docente italiana e la condizione professionale e lavorativa italiana di chi viene dall’estero e cerca di lavorare in Italia con le sue qualifiche e certificazioni. Tante tematiche da affrontare in classe con i ragazzi o a casa con i propri figli poiché il cinema è anche questo: maestro come Dante, Pirandello e come i registi di oggi che cercano di portare sul grande schermo un po’ della loro infinita sensibilità.