Toy Story 4 e il nuovo approccio al gioco

Toy Story

Toy Story, film cult d’animazione Disney, dopo “la grande fuga” del 2010, torna al cinema con un quarto capitolo dopo ben nove anni per la gioia di grandi e piccini.

Nel nuovo capitolo Andy ha ormai 18 anni, è andato al college e i suoi giocattoli sono destinati ora alla piccola Bonnie che però, come tutte le bambine, mette in scena avventure e storie con supereroine al posto di supereroi e così Jessie diventa la cowgirl protagonista di tutte le sue giornate e l’ormai vecchio sceriffo Woody, che era stato un tempo il giocattolo preferito di Andy, finisce in armadio a impolverarsi con vecchi peluche.

Ma il suo amore e la sua dedizione per i bambini induce il cowboy ad aiutare la piccola umana nella creazione di un nuovo giocattolo per riempire le sue giornate all’asilo: Forky, una semplice forchettina animata scampata al suo destino nella spazzatura.

La vacanza in camper della famiglia di Bonnie diventa l’avventura della squadra di giocattoli che questa volta dovrà fare i conti con bambole vintage e burattini di un negozio di antiquariato dove indispensabile sarà l’aiuto di vecchie conoscenze, Bo Peep e le sue pecorelle, appartenute un tempo alla piccola Molly ma diventati ormai giocattoli indipendenti, senza bambino, forti e pronti alle sfide quotidiane.

Il nuovo giocattolo di Toy Story 4 non è dunque un super giocattolo con effetti speciali particolari ma una semplice forchetta a cui la bambina si affeziona più di ogni altra cosa perché a volte è nella semplicità che i bambini trovano più gioia di mille doni costosi e super accessoriati.

Anche la storia della bambola antica Gabby Gabby ha una sfumatura da non lasciarsi sfuggire ossia il modo in cui il mondo infantile odierno si rapporta con i giochi d’un tempo e si capirà che l’approccio è diverso e dipende da tante sfaccettature talvolta anche economico-sociali.

In questo quarto capitolo della saga, come un po’ in tutti gli ultimi film targati Disney, importantissima è la figura femminile che perde la sua delicatezza e fragilità per diventare una supereroina impavida, forte, grintosa e allo stesso tempo innamorata, come la ritrovata Bo Peep.

Tante risate con la comicità di Forky e Woody ( con un po’ di malinconia per gli adulti che ricordano il doppiaggio dell’amato Fabrizio Frizzi ), qualche brivido per i piccolissimi nelle scene del negozio di antiquariato, la riflessione sull’approccio al gioco dei bambini di oggi, il nuovo modello femminile targato Disney e un preludio ad un quinto capitolo della saga è quello che dobbiamo aspettarci se ancora non abbiamo portato i nostri bambini al cinema.

Detto ciò non ci resta che augurarvi… buona visione con Toy Story 4!

Mariarosaria Acunzo

40 anni, napoletana, laurea con lode in Scienze Politiche e master in Psicologia Giuridica. Vive a Roma da 15 anni dove si occupa di web marketing e partnership cinematografiche. Collabora con diversi giornali online e cartacei. Ama il cinema, il teatro, la cucina, gli animali, i viaggi e il design. Nel suo tempo libero si dedica all'iniziazione cristiana di bambini e ragazzi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *